Proteste a Milano: l’unione scuola-cultura

Primo caso di due proteste che si saldano a Milano.
Nel pieno rispetto delle norme di sicurezza – sottoponendosi a tampone antigenico sul posto e misurazione della temperatura con termoscanner – una sessantina di persone tra studenti e lavoratori dello spettacolo ha occupato simbolicamente l’ex cinema Arti di via Mascagni, zona centro.

Gli studenti hanno portato le richieste emerse nei precedenti mesi di proteste, riassumibili in:
– Destinazione del PIL nazionale all’istruzione in misura maggiore di quella attuale;
– Investimento in edilizia scolastica per ridurre le classi sovraffollate, in ottica covid ma non solo;
– Diritto allo studio che sia alle scuole superiori o all’università;
– Stabilizzazione dei docenti precari;

Lo stesso hanno fatto i lavoratori dello spettacolo. Basti pensare che tra teatri, cinema e musica, solo per citarne alcuni, il settore è fermo da un anno:
– Ripartenza dell’intero settore in sicurezza;
– Misure a sostegno del reddito anche per questi professionisti, almeno fino alla fine del 2021;
– Creazione di un tavolo di confronto che coinvolga i Ministeri di Lavoro, Sviluppo economico e Beni-attività culturali perché è arrivato il tempo di una riforma strutturale del settore.

L’ex cinema ospiterà quindi un presidio di solidarietà mentre una delegazione porterà le ragioni di studenti e mondo della cultura anche sotto la vicina Prefettura.

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