Caso Genovese e stupro: la richiesta della difesa

Torniamo a parlare di Alberto Genovese, in carcere dal 6 novembre scorso con le accuse di violenza sessuale, sequestro, lesioni e droga per uno sviluppo di tipo legale nelle indagini.

I difensori, infatti, hanno chiesto una perizia con la modalità dell’incidente probatorio. Si concentreranno sulla parte audio delle immagini registrate dalle telecamere del suo appartamento la notte dello stupro della 18enne che poi lo ha denunciato.
A detta dei due legali, proprio nel parlato ci sarebbero elementi utili e da verificare per il loro assistito che, inutile sottolinearlo, punta a dimostrare che si è trattato di un rapporto consenziente.

Dopo questa richiesta avanzata al gip, la Procura si esprimerà con delle annotazioni.
A quel punto la decisione passerà al giudice.

Nel caso Genovese, dopo la rima accusa della 18enne, ne sono seguite altre 6 sempre per stupro e sempre con le stesse modalità: l’invito a frequentare feste o luoghi di lusso in sua compagnia, in Italia o all’estero, droga in abbondanza, specie cocaina, e alla fine la violenza sessuale.
Di queste denunce, almeno due sono state giudicate attendibili dai titolari dell’inchiesta – l’aggiunto Maria Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro – mentre per le altre sono in corso le verifiche del caso.

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