Covid: nuova scoperta del San Raffaele per la cura del covid

L’ospedale San Raffaele è capofila nella sperimentazione di un farmaco già esistente nella cura di pazienti covid gravi purché trattati nella fase iniziale della malattia.

La ricerca, coordinata da Lorenzo Dagna e Giulio Cavalli si è concentrata sull’utilizzo di anakinra, un farmaco normalmente usato per il trattamento dell’ artrite reumatoide.
Gli esiti di questo studio sono già stati pubblicati sulla rivista scientifica Lancet Reumathology.

Nello specifico, i due ricercatori hanno preso come campione un numero di pazienti con forme gravi di covid e hanno osservato gli esiti delle cure somministrando un anti infiammatorio già testato, il tocilizumab, e l’altro farmaco.

Ha spiegato Dagna: “I tassi di mortalità del Covid-19 sono in buona parte associati all’emergere, nei pazienti con forme gravi della malattia, della cosiddetta sindrome da tempesta citochinica, uno stato iper-infiammatorio caratterizzato da una risposta immune eccessiva e dannosa”.
Ora, il tocilizumab è efficace, in maniera limitata, su una famiglia di citochine.
Anakinra, invece, agisce con efficacia maggiore su un’altra famiglia di citochine sempre responsabili della gravità della malattia.

La ricerca ha quindi dimostrato la sua efficacia in fase di cura oltre all’importanza di intervenire in fase precoce, quando i danni della malattia sono ancora contenuti.

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