Giuseppe de’ Longhi: richiesta di condanna per insider trading

La Procura di Milano ha chiesto una condanna a un anno e otto mesi per l’imprenditore Giuseppe de’ Longhi con l’accusa di insider trading.

I fatti risalgono all’estate del 2015 quando l’imprenditore ha ceduto il 74,97% della società DeLclima – parte del suo gruppo – alla Mitsubishi Electric Corporation.
In quel periodo la società ceduta era quotata alla Borsa di Milano e De’ Longhi, nell’imminenza della vendita, avrebbe fornito informazioni confidenziali e quindi non note al mercato, a sua sorella Alberta.

Forte di questo vantaggio, nel mese di agosto del 2015, la donna avrebbe acquistato un buon numero di azioni di DeLclima per un controvalore di circa 430 mila euro. Al momento dell’Opa lanciata dal gruppo giapponese le avrebbe quindi rivendute incassando più di 360 mila euro.

Si tratta della stessa cifra sequestrata dagli uomini della Guardia di Finanza a valle dell’inchiesta coordinata dal pm Stefano Civardi nell’ambito della quale era stato chiesto il rito abbreviato.

Oggi è arrivato il pronunciamento dell’accusa mentre la sentenza è prevista per il prossimo 18 febbraio.

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