La classifica Top Jazz 2020 premia Artchipel Orchestra

Come ogni anno, la rivista “Musica Jazz” ha indetto un referendum tra le band e i musicisti più votati dalla critica specializzata. La formazione Artchipel Orchestra, nata nel 2010 su iniziativa del batterista, compositore, arrangiatore e direttore Ferdinando Faraò si è classificata all’ottavo posto.

La formazione, che nel 2020 ha festeggiato i 10 anni di attività è l’unico esempio di orchestra tra tutti i gruppi votati e in passato ha primeggiato per ben due volte, nel 2012 e 2017, nella stessa classifica.

“Artchipel è l’unica orchestra tra i gruppi più votati e crediamo che questo dato sia indicativo delle difficoltà che incontrano oggi i grossi organici – ha commentato Faraò – Occorrerebbe una forte presa di coscienza delle potenzialità di queste formazioni da parte di tutti, a cominciare ovviamente dagli organizzatori e dai direttori artistici dei festival”.

“Recentemente – ha continuato – è stato organizzato, a Bologna, il primo convegno delle Orchestre nazionali di jazz indetto dall’associazione Jazz Network, con lo scopo di dare vita a un coordinamento nazionale. Mi auguro che tutto ciò possa realizzarsi al più presto, non appena la morsa del Covid si allenterà”.

Nell’attesa l’orchestra non è rimasta ad aspettare. Lo scorso anno, infatti, ha pubblicato ben due album: “Batik Africana Suite” realizzato in collaborazione con l’Orchestra di via Padova, ensemble multietnico meneghino e “Truly Yours – Musiche di Phil Miller“, allegato al numero di una rivista di jazz.
I due lavori hanno avuto un ottimo riscontro sia in Europa in paesi come Spagna, Francia, Olanda, Inghilterra e Germania sia oltreoceano, negli Stati Uniti e in Canada.

Artchipel Orchestra ha infatti nel suo Dna una spiccata vocazione internazionale come dimostrano le tante prestigiose collaborazioni con musicisti come Keith e Julie Tippetts, Mike e Kate Westbrook, Karl Berger, Ingrid Sertso, Adam Rudolph e Cyro Baptista, solo per citarne alcuni.

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