Le proteste dei ristoratori e il lavoro della Polizia locale

Dal ripristino della zona rossa per la Lombardia, lo scorso 17 gennaio, e in attesa dell’esito del ricorso della Regione al Tar del Lazio, sono state numerose le proteste dei ristoratori che, sfidando i divieti, hanno deciso di optare per l’apertura al pubblico.

Purtroppo, le norme anticovid che hanno determinato la chiusura per evitare possibili situazione di contagio prevedono sanzioni per chi viola queste norme di tipo pecuniario e fino alla chiusura dell’esercizio coinvolto, bloccando anche l’attività di asporto.

Ecco che allora la Polizia locale è dovuta intervenire a più riprese in zona centro e Stazione Centrale per aver sorpreso esercizi aperti:
– In un locale di via Ludovico da Viadana sono state trovate 17 persone che consumavano il pranzo sedute ai tavoli. Ne sono seguite identificazione e multe al titolare e agli avventori oltre alla chiusura per  cinque giorni;
– Stesso copione per un ristorante in Largo La Foppa e per le 20 persone che stavano consumando la cena;
– In un chiosco di viale Brianza, sono stati multati due clienti seduti per la consumazione oltre al titolare;
– In un pub in via Cesare da Sesto sono state effettuate 16 sanzioni per somministrazione e consumo sul posto.

Sulla vicenda è intervenuto il vicesindaco Anna Scavuzzo che si è espressa così: “Siamo assolutamente consapevoli del momento di difficoltà concreta e profonda che sta vivendo la categoria dei ristoratori in questi mesi […] ma non rispettare le norme in vigore mette in difficoltà ancora maggiori tutti quei ristoratori e commercianti onesti che invece si attengono alle regole.
Gli interventi che portano alle chiusure temporanee non sono dunque solamente il nostro dovere, ma anche un gesto di tutela per chi si comporta con onestà”.

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