Il Tar del Lazio rimanda la decisione sulla zona rossa in Lombardia

Il Tar del Lazio, che era chiamato a pronunciarsi entro oggi elle 12:00 sul ricorso presentato dalla Regione Lombardia contro la nuova zona rossa decisa il 17 gennaio, ha rinviato la decisione a lunedì 25 quando la fine delle nuove restrizione dovrebbe terminare il 31 gennaio.

Il governatore Fontana ha commentato la decisione con un lapidario “Prendiamo atto del rinvio disposto dal Tar del Lazio sul ricorso presentato da Regione Lombardia e attendiamo l’udienza di lunedì”.

Al ricorso al Tar si era arrivati dopo che Fontana e l’assessore alla Sanità Moratti avevano più volte chiesto al ministro Speranza di valutare anche altri parametri come l’incidenza del covid per far risultare la Lombardia arancione e non rossa. Speranza non aveva sentito ragioni.

Da qui la decisione del ricorso, un documento di 23 pagine firmato dall’avvocato Federico Freni e che ha argomentato la decisione in questi termini:
– a proposito della chiusura di tutte le attività che comporta “gravissimi pregiudizi alla tenuta di un sistema economico e produttivo già fortemente penalizzato dai provvedimenti restrittivi in vigore da un anno a questa parte”;
– a proposito delle limitazioni imposte alle persone: “i provvedimenti ministeriali comprimono talune libertà fondamentali, come il diritto alla libera circolazione e quello dell’iniziativa economica provata, sanciti dagli articoli 16 e 41 della Costituzione” da cui consegue che “qualsiasi restrizione deve essere contenuta nei limiti, anche di tempo, ragionevoli e, comunque, tali da non ledere altri diritti costituzionalmente garantiti”.

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