Caso di stalking di una donna verso l’ex marito a Mantova

Una donna di 45 anni di Mantova, in fase di separazione dal marito è stata arrestata per gravi atti persecutori condotti a danno del coniuge.
In pratica, un caso di stalking, in questo caso anche violento e reiterato, al contrario.

Tutto è partito dall’ennesima lite tra i due, in una casa di via Risorgimento, talmente violenta che i vicini di casa hanno chiamato la Polizia.
Sul posto, mentre l’uomo raccontava l’accaduto agli agenti, la moglie sembrava fuori di sé: camminava nervosamente avanti e indietro mentre urlava insulti nei confronti dell’ex marito fino a che non ha intimato ai Poliziotti la consegna di una pistola per poterli sparare.

A questo punto i due sono stati condotti in Questura dove ulteriori accertamenti hanno evidenziato un quadro persecutorio riconducibile allo stalking che durava dallo scorso dicembre.
In ben due episodi, infatti, la donna si era recata dall’ex marito, prima sul posto di lavoro e poi a casa con le stesse modalità ovvero modi aggressivi e violenti accompagnati da insulti e minacce. Da notare che nella lite tra i due era presente anche un figlio minorenne.

L’uomo, esasperato, aveva deciso di rivolgersi alla Questura ottenendo, dopo le opportune valutazioni dei fatti, un decreto di ammonimento nei confronti della donna. Si tratta di una provvedimento amministrativo e non penale che può essere richiesto da una persona che ritiene di essere vittima di comportamenti persecutori per arginare la controparte.
Se il destinatario del provvedimento ne fa una palese violazione, la sua posizione si aggrava consentendo anche l’arresto in flagranza di reato.

Ed è proprio quanto è successo alla donna in questo caso di stalking al contrario che è stata quindi accompagnata alla Casa Circondariale di Mantova dove è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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