Capodanno 2020 all’insegna della solidarietà

Il Capodanno 2020 sarà giorno di chiusura per molti alberghi che speravano di poter riaprire almeno per il tradizionale cenone. Così non è stato per le restrizioni imposte a livello nazionale e quindi alcune strutture hanno deciso di devolvere le scorte alimentari già acquistate in beneficienza.

Questa, almeno, la decisione delle strutture che fanno capo a Centrale District, il comitato che riunisce i principali alberghi della zona compresa tra la Stazione Centrale e piazza Repubblica. Il gruppo è nato per valorizzare e promuovere il quartiere ma anche per favorire iniziative di solidarietà. Così la scelta è caduta sull’associazione Pane Quotidiano che gestisce due punti di distribuzione del cibo in viale Toscana e viale Monza e che è balzataagli onori delle cronache per le lunghe file di persone in attesa di ritirare i pacchi di generi alimentari.

“Le difficoltà del comparto turistico e ricettivo di questo periodo hanno lasciato molti alberghi con dispense piene – ha spiegato Camilla Doni, vicepresidente del comitato – Nessun’altra destinazione ci è sembrata più opportuna della solidarietà”.
Altre realtà hanno scelto anche l’opzione di donare parte delle eccedenze anche ai propri dipendenti.

La Fondazione Progetto Arca, la Mensa Concordia dell’Opera San Francesco in viale Piave e la mensa sorella in piazza Velasquez, invece, sono state le destinatarie di un’altra iniziativa di solidarietà chiamata il “catering benefico più grande d’Italia” nato su iniziativa di un’azienda privata e realizzato in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava e il punto vendita del cibo Made in Italy a Milano. L’iniziativa prevede la distribuzione di 180.000 piatti caldi.

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