Il sindaco di Codogno contro il nuovo Dpcm

Il nuovo Dpcm del Governo entrato in vigore oggi, 4 dicembre, ha creato malcontento per le misure che di fatto rendono blindate le festività impedendo lo spostamento tra Comuni e tra Regioni.
Dopo il malumore espresso dal governatore Attilio Fontana, si è espresso sul tema anche il sindaco di Codogno Francesco Passerini.

“Noi siamo un territorio dove il 90% dei Comuni sono piccoli o piccolissimi – ha detto -. Ci sono paesi con 66 o 200 abitanti e le situazioni di festa diventano spesso un’occasione di ricongiungimento familiare. Il blocco degli spostamenti tra Comuni, purtroppo, soprattutto in certe realtà, dove l’età media è molto alta, rischia di lasciare le persone anziane da sole”.

Per poi proseguire dicendo che questa scelta: ” […] dimostra una mancanza e una disattenzione per i territori non metropolitani. È una cosa che ha poco senso e che crea discriminazione verso le piccole realtà territoriali. Non credo sia corretto […]”.

Per quanto riguarda gli ultimi dati sulla pandemia e con i dati riferiti ai 347 decessi di ieri solo in Lombardia, Passerini ha detto che la situazione di Codogno è tranquilla. Il piccolo centro del lodigiano ha pagato un prezzo molto alto nella prima fase dell’epidemia con una mortalità cresciuta del 250% rispetto al 2019.

Ora, invece:  “Toccando ferro, ora nel nostro territorio non ci sono picchi”.
Anche Passerini si appella dunque al Governo perché riveda la decisione sugli spostamenti.

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