Roberto Speranza sull’arrivo del vaccino anti covid e sulla sua distribuzione

Il ministro Roberto Speranza ha riferito in Senato sulle tempistiche di arrivo del vaccino anti covid e su cosa si sta mettendo a pinto per la sua somministrazione.

Il primo punto che ha chiarito è che sarà gratuito e che nella distribuzione alle regioni, ma centralizzata dal Ministero, sarà impiegato anche l’esercito.
Ha quindi confermato quanto già si sapeva sulle priorità di somministrazione ovvero la precedenza al personale sanitario, agli ospiti delle Rsa e quindi agli anziani.

L’obiettivo della campagna sarà arrivare all’immunità di gregge, ovvero la copertura più estesa possibile, ma senza fare ricorso all’obbligatorietà.
Sarà dunque monitorato attentamente il tasso di adesione alla campagna vaccinale.

Per quanto riguarda le tempistiche di arrivo, Speranza ha detto che l’Agenzia europea del farmaco sta valutando i dossier dei due vaccini che stanno terminando la sperimentazione, quello di Pfizer e quello di Moderna, man mano che le due aziende terminano i dossier anzichè esaminare tutto il materiale documentale in un’unica soluzione.
Così facendo, e senza nulla togliere alla sicurezza dei test, si potrebbe pronunciare su uno entro fine anno e sull’altro entro metà gennaio.

Nel primo trimestre dell’anno prossimo, come da contratto stipulato dalla Ue, dovrebbero arrivare per la distribuzione e rispettivamente, circa 8 milioni di dosi Pfizer-Biontech e circa 1 milione e 400mila dosi di Moderna. Il nostro paese ne ha opzionate al momento 202 milioni e 573 mila dosi di vaccino, così da vaccinare tutta la popolazione.
Sono in via di definizione i piani operativi per le vaccinazioni mentre, con buona probabilità, il vaccino sarà somministrato in due dosi alla volta.

“Ho sempre pensato che la scienza ci avrebbe portato fuori da questa crisi – ha concluso Speranza – . Ancora è presto e – lo ribadisco – serve cautela, ma si vede finalmente la luce in fondo al tunnel”.

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