Omicidio e aggressione a Milano nel 2018: pena ridotta per i responsabili

La corte d’Assise d’Appello di Milano, presieduta da Giovanna Ichino, ha rivisto a 30 anni di carcere la pena per due uomini di origine marocchina per l’aggressione e l’omicidio di un cameriere di origine bengalese nel corso di una rapina avvenuta due anni fa.

In precedenza i due, Abdenachemi Amass e Saad Otmani che all’epoca dei fatti avevano 29 e 31 anni, arrestati il giorno dopo aver commesso il fatto, erano stati condannati all’ergastolo nel marzo del 2019.

L’omicidio era stato in realtà l’epilogo di una notte di violenza che aveva registrato diverse vittime. I fatti risalgono al mese di aprile del 2018 e hanno come primo teatro Cinisello Balsamo dove c’era stata l’aggressione di un cittadino peruviano che era stato colpito alla testa appena sceso dall’autobus per oi essere derubato. Poi, sotto l’effetto di farmaci che aumentavano l’aggressività, i due si erano spostati a Milano dove avevano fatto altre vittime: l’aggressione a un clochard di 41 anni, l’aggressione e il furto di un cellulare a due ragazze inglesi di cui una era stata ferita all’addome e l’aggressione all’ultima vittima, nella centrale via Dante, con un colpo mortale al petto che l’aveva lasciato agonizzante.
L’uomo era poi deceduto all’arrivo all’ospedale Niguarda.

Nell’indagine sono state fondamentali le telecamere di sorveglianza che hanno permesso prima di stabilire tutte le tappe del percorso fatto dai due e poi il loro identikit. L’arresto era avvenuto il giorno dopo in un bar vicino alla Stazione Centrale dove i due stavano facendo colazione.

I due erano approdati in Italia nel 2017 e avevano soggiornato per un periodo negli hotspot calabresi.
Otmani, ha fatto sapere la sua difesa, ha scritto una lettera di scuse ai familiari della vittima e sta lavorando in carcere per risarcire le parti civili.

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