Omicidio in Portogallo: coinvolto un uomo di Cremona

Omicidio-suicidio in Portogallo, autore del gesto un uomo originario di Cingia de’ Botti, nella provincia di Cremona.

Roberto Arcari era un64enne, ex operatore socio assistenziale, che si era trasferito all’estero e si spostava tra Spagna e Portogallo a bordo del suo camper.
La vittima, Nadiya Ferrao era un’operaia di origine ucraina, più giovane di lui di una decina di anni, che si era nel frattempo sposata con un portoghese.

I due avevano avuto una relazione in passato e, secondo le ipotesi al vaglio degli inquirenti, Arcari aveva intenzione di ricucire i rapporti con la sua ex.
Si spiegherebbe così la richiesta di un ultimo incontro “chiarificatore”, una dinamica spesso ricorrente nei casi di violenza contro le donne e che quasi sempre è all’origine di una tragedia. L’ennesima, a pochi giorni dalla giornata mondiale contro la violenza di genere.

A bordo del suo camper, Arcari ha quindi dato appuntamento a Nadiya all’uscita dal lavoro dopo di che i due sarebbero partiti per raggiungere una località a nord di Lisbona, Peniche.
Qui, forse al culmine di una lite, l’omicidio. Ascari ha ucciso la donna con un colpo di pistola per poi rivolgere l’arma contro di sé. Gli inquirenti portoghesi l’hanno rinvenuta sul pavimento del camper.
In attesa dell’autopsia, si fa strada l’ipotesi di un delitto a sfondo passionale alimentato dalla gelosia.

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