Caso Genovese: spunta un audio modificato

Gli avvocati Luca Procaccini e Saverio Macrì, che difendono la ragazza 18enne violentata da Alberto Genovese, hanno presentato una denuncia contro ignoti per la manipolazione di un file audio inviato a Daniele Leali dj e braccio destro dell’imprenditore partito per Bali dopo l’arresto dell’amico.

Il messaggio audio risale ad alcuni giorni dopo il fatto ed è stato mandato in onda domenica 22 novembre nel corso di una trasmissione televisiva.  
Si presterebbe ad alimentare l’idea che Genovese e la ragazza si conoscessero mentre in realtà non è così.
Da un paragone tra il messaggio originale e quello mandato in onda, inoltre, i due legali hanno ravvisato palesi differenze.
“Il file è stato modificato per dare una rappresentazione diversa della realtà dei fatti che ferisce un’altra volta la ragazza” – ha commentato l’avvocato Procaccini .

Sempre in una trasmissione televisiva si era sentita, per la prima volta, la voce della ragazza messa in onda sempre con un contributo audio.
“[…] Quello che ho vissuto io, quelle ore di paura non si possono neanche immaginare. Ho avuto paura di morire, ho rischiato di morire […]”.
Subito dopo ha raccontato di non avere mai avuto la percezione che la festa alla quale era stata invitata potesse rappresentare un pericolo.

Ha poi aggiunto di sentirsi ferita dai giudizi della rete sul suo comportamento e più in generale sulla sua persona al punto da vivere questa esposizione mediatica quasi come una seconda violenza: “[…] tutto questo odio gratuito nei miei confronti mi fa stare male”.

Sulla sua situazione attuale, ha aggiunto: “Al momento sono in cura con degli psicologi, psichiatri, ho comunque un po’ di persone al mio fianco che mi stanno aiutando […]”.
Ha quindi concluso con una frase che suona anche come una richiesta: “In questo momento chiederei un po’ di umanità a tutti”.

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