Polveri sottili oltre il limite: scattano le misure di primo livello

I provvedimenti presi per la viabilità nelle settimane di zona rossa in Lombardia hanno già inciso sulla qualità dell’aria e sulle polveri sottili.
A darne conto è L’Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente – Arpa – della regione Lombardia che ha identificato in Milano Bergamo e Brescia le città con le concentrazioni più elevate di queste polveri.

Nel caso di Milano, si parla di concentrazioni di Pm10 e Pm2.5 arrivate a ben 83 e 62 microgrammi per metro cubo d’aria contro le soglie fissate a 50 e 25 microgrammi. Per quanto riguarda le zone della città a maggiore concentrazione si segnalano viale Marche, via Pascal in zona Città Studi, via Senato e il Verziere.
Per quanto riguarda l’hinterland Arpa segnala invece Pioltello-Limito con una concentrazione di 74 microgrammi, Cassano d’Adda con 59, Magenta con 65 e Turbigo con 57.
Non stanno meglio le altre province Lombarde con in testa Monza con 63 microgrammi, Varese con 53, Saronno con 61, Cantù con 52 e Merate con 61.

Quindi dal 17 novembre saranno introdotte le misure temporanee di primo livello nei Comuni coinvolti ovvero quelli con più di 30.000 abitanti, oltre a quelli aderenti su base volontaria nelle province di Cremona, Pavia, Milano, Bergamo, Monza, Varese, Brescia e Lodi.
Per effetto della classificazione a zona rossa per il covid della Lombardia, i provvedimenti non riguardano la circolazione delle auto euro 4 in città resa possibile dalla sospensione di area B.

Nei Comuni con più di 30.000 abitanti, le misure riguardano il riscaldamento domestico con riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni; l’agricoltura con il divieto di spandimento dei liquami zootecnici e il divieto assoluto di combustioni all’aperto come l’accensione di fuochi, falò, barbecue, fuochi d’artificio).
Nei comuni interessati l’indicazione è anche di incentivare lo smartworking il più possibile.

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