Disastro di Pioltello: si è svolta l’udienza preliminare

Nella mattinata di oggi , 16 novembre, si è svolta l’udienza preliminare per l’incidente ferroviario che il 25 gennaio del 2018 costò la vita a tre donne – Ida Milanesi, Pierangela Tadini e Giuseppina Pirri – che viaggiavano sul treno regionale Cremona – Milano deragliato all’altezza di Pioltello.

L’udienza si è svolta in una delle aule trasferite nei padiglioni della Fiera per garantire le misure di sicurezza imposte dalla pandemia.

Il processo con le accuse di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose vede imputate 9 persone tra dirigenti, manager e tecnici di Rete ferroviaria italiana, la società che doveva occuparsi anche della manutenzione della linea ferroviaria.
A Pioltello, oltre alle tre vittime, semplici pendolari che stavano andando al lavoro, rimasero ferite anche un centinaio di persone.
Di queste, 66 hanno deciso di costituirsi parte civile insieme al sindacato Orsa e all’associazione di consumatori Codici.

L’inchiesta dei pubblici ministeri Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, ha individuato come causa dell’incidente ferroviario il cedimento di un pezzo di rotaia lungo 23 centimetri che avrebbe provocato il deragliamento al passaggio del convoglio.
La società Rfi, dunque, è accusata di non aver garantito la sicurezza dei viaggiatori e aver ignorato le segnalazioni sulla pericolosità di quel tratto della rete, aspetto noto all’azienda ben prima che si producesse l’incidente.

Per quanto riguarda i 9 indagati, Ernesto Salvatore ex responsabile del Nucleo manutentivo lavori di Treviglio della società imputata, ha chiesto di patteggiare una condanna a tre anni e mezzo. La Procura ha dato risposta favorevole.

Il processo è stato aggiornato al 16 dicembre, in quella udienza si deciderà sulla costituzione di parte civile e i pm chiederanno il processo per tutti gli indagati.

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