In Danimarca i visoni da allevamento hanno sviluppato una mutazione del coronavirus

I visoni allevati in Danimarca hanno sviluppato una forma mutata di coronavirus. A darne notizia ufficiale è stato lo stesso premier del paese Mette Frederiksen.
Un episodio ritenuto grave se ha portato alla decisione di abbattere milioni di esemplari d’allevamento in questo che è, insieme a Paesi Bassi e Spagna, il più grande produttore al mondo di pellicce ricavate questo animale con un mercato localizzato principalmente in Asia.

La nuova forma assunta dal virus nei visoni, ha infettato, al momento, 12 persone mentre si sono riscontrati 5 ceppi di questa mutazione.
La nuova infezione attacca il sistema immunitario impedendo la produzione di anticorpi. Una condizione che mette a repentaglio tutti gli studi in corso per individuare un vaccino contro la malattia. Al momento nel paese sono stati riscontrati 5 ceppi della nuova mutazione.
“Abbiamo una grande responsabilità nei confronti della nostra stessa popolazione – ha detto il premier – ma con questa mutazione abbiamo una responsabilità ancora maggiore anche verso il resto del mondo”.

La stessa scelta di abbattere questi animali era già stata presa in altri allevamenti di altri paesi d’Europa e negli Stati Uniti ma in Danimarca il fenomeno sta assumendo proporzioni più vaste.

Questo episodio ha messo in allarme il mondo scientifico dal momento che, normalmente, è l’uomo che trasmette le infezioni a questo animale. In questo caso, invece, il percorso è stato contrario.
Gli scienziati, per tanto, hanno già chiesto di mettere al bando gli allevamenti mentre sono già iniziate le indagini per scoprire come e perché i visoni siano stati in grado di diffondere l’infezione.

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