Tutto pronto per la riapertura dell’ospedale alla Fiera Milano

Tra le decisioni che la Regione Lombardia adotterà con le direttive del prossimo 22 ottobre, c’è anche l’ipotesi di riaprire l’ospedale costruito a tempo di record all’interno dei padiglioni del Portello in Fiera.

La struttura, che dispone di 221 posti letto ed è coordinata dal Policlinico di Milano, era stata fortemente voluta proprio da Fontana che aveva lanciato una campagna di raccolta fondi che, nel breve volgere, aveva permesso di raccogliere i 21 milioni di euro utilizzati poi per la costruzione.
I lavori erano quindi iniziati e proseguiti giorno e notte mentre buona parte degli ospedali lombardi era in sofferenza per il numero di ricoveri da covid 19. L’inaugurazione era poi avvenuta il 31 di marzo.

A coordinare i lavori era stato chiamato l’ex direttore della protezione civile Guido Bertolaso che aveva già coordinato la costruzione di una struttura simile nelle Marche.
Nel corso di questo mandato Bertolaso era poi risultato positivo al covid arrivando fino al ricovero in ospedale. Le sue condizioni erano state tali da permettergli di continuare a seguire i lavori anche da remoto.

Alla fine i degenti per covid ricoverati erano stati poche decine e questo aveva scatenato a lungo le polemiche politiche contro la Regione e tra gli amministratori locali. In un primo tempo, infatti, si era parlato di risistemare un’ala dell’ospedale di Legnano. In seguito persino la Procura di Milano aveva aperto un’inchiesta conoscitiva senza titolo di reato.

Il Policlinico ha già fatto sapere che i primi 54 posti sono già disponibili e che, a seconda dell’andamento che prenderà l’epidemia, saranno via via allestiti anche gli altri posti disponibili.
L’ospedale della Fiera dispone già di personale dedicato anche se si prevede l’arrivo di altri medici dal resto della Regione e di apparecchiature all’avanguardia per eseguire Tac e radiografie tanto che lo stesso Bertolaso l’aveva ribattezzata “astronave”.

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