Caritas Ambrosiana e i dati sulla prostituzione

La Caritas Ambrosiana ha diffuso i dati sulla diffusione della prostituzione alla vigilia della 14ma giornata europea contro la tratta di esseri umani che si terrà, in forma virtuale, domenica 18 ottobre.

Il fenomeno della prostituzione ha ripreso vigore subito dopo la fine del lockdown  e non conosce crisi neppure in questi giorni segnati da una ripresa dei contagi.
Le donne intercettate e aiutate dalla Caritas, nel corso delle uscite notturne settimanali lungo la circonvallazione nord di Milano,  sono in media 300 all’anno. 
In questo particolare 2020 sono già 135. Si tratta in maggioranza di  donne di nazionalità rumena, albanese e nigeriana.

“Appena è finito il lockdown, sono ricomparse sulla strada le donne e i loro clienti – ha spiegato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas – Le nostre operatrici ci raccontano che le presenze sulle strade di Milano e hinterland sono tornate ai livelli precedenti al blocco deciso questa primavera e non accennano a diminuire nemmeno in questi giorni in cui i contagi sono tornati a salire. Le donne, soprattutto rumene, sono spinte da una forte necessità economica e non riescono a trovare alternative reali per tagliare i ponti con i loro sfruttatori, per cui accettano il rischio di ammalarsi. Ciò che sorprende di più è però l’atteggiamento dei loro clienti che paiono indifferenti non solo alle condizioni di sfruttamento in cui si trovano queste donne, ma anche al pericolo di esporre loro stessi e le loro famiglie al virus”.

Oltre all’assistenza sulla strada, Caritas Ambrosiana offre alle vittime di tratta a fini sessuali ospitalità e accompagnamento verso l’autonomia in stretta collaborazione con la cooperativa Farsi Prossimo che gestisce i servizi anti-tratta.

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