Torna la protesta dei ragazzi dei Fridays for future

Per la prima volta in tempi di pandemia sono tornati in piazza i ragazzi del movimento Fridays For Future, lanciato dall’attivista svedese Greta Thunberg per richiamare l’attenzione dei capi di stato e di governo sui cambiamenti climatici e spingerli così a prendere provvedimenti a tutela dell’ambiente. Le prime manifestazioni risalgono al marzo del 2019.

Al di là degli slogan, al centro della manifestazione c’è stata soprattutto la sicurezza che si è tradotta nell’uso delle mascherine, nei segni disegnati a terra per mantenere le distanze e nell’uso di una lunga, sonolica, fune di colore verde per evitare gli assembramenti.
Diverso, rispetto llo scorso anno quando a sfilare erano stati in 200.000, il numero dei partecipanti riconducibili a un 200 persone.

Quest’anno, in particolare, oltre a richiamare l’attenzione sull’innalzamento della temperatura, la cementificazione e l’inquinamento, è stata avanzata una richiesta di tipo politico ovvero che una parte dei finanziamenti del Recovery Fund sia speso in progetti di sostenibilità ambientale.

La manifestazione ha percorso le vie del centro da largo Cairoli a piazza Duomo e si è conclusa con un flash mob.
I cortei hanno interessato Milano così come altre città italiane.

Impostazioni privacy