L’esito dell’ultima gara per l’acquisto del vaccino anti-influenzale

L’ultima gara – la nona – per l’acquisto del vaccino anti-influenzale indetta da Aria Spa, la centrale di acquisto regionale, si è conclusa con l’assegnazione di 500 mila dosi alla regione Lombardia per una spesa pari a circa 12 milioni di euro.

Sono numeri ben inferiori al milione e mezzo di dosi che si volevano raggiungere con questa assegnazione.
Nelle gare precedenti, la Regione era riuscita a comprare 2,3 milioni di dosi.
Questo aspetto ha rafforzato la polemica politica che contesta in primis il prezzo pagato per il vaccino che oscilla tra i 26 e i 12 euro a dose, ben superiore ai normali prezzi di mercato.
L’altra polemica riguarda il numero delle dosi complessive.
La Regione vorrebbe arrivare ai tre milioni di dosi che dovrebbero servire a coprire le fasce a rischio maggiore come gli operatori sanitari, gli over60, le donne in gravidanza, i bimbi tra 0 e sei anni e il mondo della scuola.
Proprio sugli operatori sanitari si era consumato l’ultimo scontro politico con la bocciatura, in Consiglio regionale, di una mozione presentata dal radicale Michele Usuelli per consentire agli operatori della sanità convenzionata di accedere alle vaccinazioni contro l’influenza attraverso i canali regionali.
Per quanto riguarda i bandi di gara, invece, se ne sono susseguite nove.
La prima risaliva al mese di marzo ed era andata deserta perché la contro-offerta era stata giudicata troppo onerosa. La seconda era stata revocata perché le dosi richieste erano troppo poche.
Nel corso della terza si è riusciti a recuperare solo i vaccini pediatrici.
Quelle che la Regione è riuscita ad aggiudicarsi sono state tre per un totale di 2,3 milioni di vaccini.
Al momento resta ancora un bando ancora aperto.

I punti vaccinali previsti saranno tre, in Duomo e negli ospedali Sacco e Baggio militare. Ne sono previsti altri negli studi medici, nei palazzetti dello sport e nelle palestre.
La somministrazione dovrebbe iniziare alla metà di ottobre.

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