Il Ministero della Salute ha emesso una nuova circolare che stabilisce quali documenti servono in caso di malattia assimilabile con il covid-19.
Nel testo si parla di un attestato di guarigione – che include l’esito negativo di un tampone – e che dovrà essere presentato che si tratti di un alunno, di un insegnante o di un operatore scolastico.
Il documento riporta la firma Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione, ed è stato trasmesso a medici, Regioni, sindacati e società scientifiche.
Il tampone a cui si fa riferimento non è dei tipi a risultato rapido ma è quello classico che si effettua in laboratorio. Per questo motivo, in tutte le regioni sono stati creati dei presidi dedicati appositamente alla scuola.
Si specificano, inoltre, i 4 scenari che dovrebbero indurre il medico o il pediatra a richiedere il test:
– aumento temperatura corporea superiore a 37.5 o sintomatologia compatibile col Covid che si manifestano nell’alunno durante l’attività scolastica;
– la stessa situazione che riguarda l’alunno, questa volta quando si trova a casa;
– la stessa situazione riferita a un insegnante;
– la stessa situazione riferita a un operatore scolastico;
In caso di positività, il medico prende in carico il paziente, predispone il percorso terapeutico e dopo la conferma di avvenuta guarigione – con l’esecuzione di due tamponi a distanza di 24 ore entrambi negativi – attesta il nulla osta per il ritorno alle normali attività.
In caso di patologie diverse da covid-19 e con tampone negativo il malato resta a casa fino a guarigione avvenuta, anche in questo caso certificata dal medico.
In caso di contagio, le persone che convivono sono considerati “contatti stretti” e per questo tenuti a osservare la quarantena.
La valutazione dei compagni di classe e la decisione di isolare individui piuttosto che classi spetterà invece alla Asl di competenza.