In Brianza un’altra classe in isolamento: per uno dei bambini non si è aspettato l’esito del tampone

Dopo le prime classi già finite in quarantena nell’hinterland milanese, un episodio simile è successo in una scuola della Brianza.
In questo caso, uno dei piccoli era stato sottoposto a tampone il 03 settembre. Senza attenerne l’esito, all’avvio dell’anno scolastico il 7 settembre scorso, il bambino era stato accompagnato a scuola.
La conferma di positività al coronavirus è arrivata solo il 9 settembre.
A questo punto i genitori hanno avvisato la scuola che, a sua volta, ha riferito all’amministrazione comunale.
Le procedure sanitarie hanno quindi imposto al resto della classe, ai genitori e alla maestra il periodo di isolamento in attesa del tampone che sarà somministrato all’ospedale San Gerardo di Monza.
Il comune interessato, ha quindi predisposto un comunicato nel quale si poteva leggere:
– la somministrazione del tampone, presuppone l’attesa dell’esito prima di mandare il bambino a scuola;
– la  richiesta di “un comportamento prudente e responsabile” da parte delle famiglie;
– la necessità di tenere a casa i bambini con febbre o altri sintomi riconducibili al covid;
– l’importanza del dialogo con il medico o il pediatra.
Nel frattempo si è appreso che proprio l’organizzazione imposta dalla scuola, ha evitato che la chiusura interessasse anche altri classi.
Ci sono, infatti, gruppi chiusi di bambini e bambine che restano sempre nella stessa stanza, anche quando è il momento di mangiare. Durante la permanenza a scuola, dunque, le classi non entrano mai in contatto tra di loro riducendo così il rischio di contagio.

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