Come cambia la Pinacoteca di Brera: dal biglietto alla tessera di abbonamento

La chiusura obbligata per coronavirus ha messo a dura prova anche i musei. Ma la pausa forzata ha portato anche nuove idee come è avvenuto per la Pinacoteca di Brera. È stato lo stesso direttore James Bradburne a comunicare la decisione di passare dal semplice biglietto di ingresso a un abbonamento.

Per il momento, sarà gratuito fino al 31 dicembre. Da gennaio, invece, sarà venduto al prezzo del biglietto ordinario ma senza sovraprezzo. L’abbonamento consentirà ingressi illimitati in Pinacoteca e l’accesso a tutti i contenuti della piattaforma Brera Plus.
Nel frattempo, dopo la riapertura in sicurezza di giugno, non mancano altre iniziative per il pubblico come:
– il premio Rosa di Brera previsto per il 21 settembre;
– l’iniziativa Performing Raffaello prevista per il 12 ottobre e che proporrà un excursus sugli allestimenti del quadro “Lo Sposalizio della Vergine” ospitato proprio a Brera, dal 1806 a oggi;
– l’iniziativa del dialogo virtuale tra Raffaello e l’artista cinese Zhang Zeduan previsto per il 2 novembre.

Tornando all’idea dell’abbonamento, Bradburne ha aggiunto che l’effetto del covid-19 somiglia a quello del dopo 11 settembre sul turismo.
Oggi come allora, i musei non potranno più contare sul turismo di massa ma dovranno fare leva sul coinvolgimento e la partecipazione dei visitatori.

Brera, come altre istituzioni culturali deve fronteggiare anche una crisi di tipo economico con una perdita di circa 3 milioni di euro sul bilancio.
Vista la difficile situazione, inoltre, anche il progetto di creare una Brera Modern intervenendo nel restauro di Palazzo Citterio sta subendo forti rallentamenti.
Non è chiaro, in fine, come e quando ci sarà un aiuto economico dello Stato per far fronte a queste difficoltà.

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