Inchiesta sulla Lombardia Film Commission: gli ultimi sviluppi

L’inchiesta sulla compravendita di un immobile a Cormano e che ha coinvolto la Lombardia Film Commission e tre commercialisti vicini alla Lega si era arricchita, solo la settimana scorsa, della richiesta di arresti domiciliari proprio per i tre: Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni.

I reati contestati, a vario titolo sono peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Nella richiesta degli arresti domiciliari, l’aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi hanno sottolineato che per Di Rubba e Manzoni, in particolare, ci sarebbe “una capacità di inquinamento probatorio” alla luce del loro grado di infiltrazione nei “piani altissimi della politica”.

All’attenzione degli inquirenti ci sarebbe, infatti, un incontro “riservato” tra i due commercialisti e alcuni esponenti politici del Carroccio.
Un dato che sembrerebbe confermato da un’intercettazione telefonica di Manzoni datata 27 maggio, ora agli atti.

Nell’inchiesta, inoltre, sono finite operazioni “sospette” sul denaro di alcuni conti correnti intestati ai due commercialisti presso la sede Ubi di Seriate e che riguarderebbero gli 800.000 della compravendita.
L’allora direttore della banca, Marco Ghilardi, sarebbe stato licenziato proprio per aver coperto queste irregolarità.
Per la stessa vicenda è in carcere a San Vittore, dopo aver tentato la fuga all’estero anche Luca Sostegni, considerato la mente della truffa.

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