Inchiesta sulla Lombardia Film Commission: i tre commercialisti coinvolti sono ora agli arresti domiciliari

L’inchiesta sulla compravendita irregolare di un immobile da parte della Lombardia Film Commission si è arricchita con il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari per i tre commercialisti già coinvolti nella vicenda, Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni ai quali si è aggiunto Fabio Giuseppe Barbarossa, cognato di Scillieri.
Sono stati i militari del nucleo di Polizia economico-finanziario della Guardia di Finanza a eseguire l’ordinanza per i quattro uomini.

Già lo scorso luglio l’ inchiesta coordinata dall’aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi aveva portato all’arresto si Luca Sostegni considerato la mente della compravendita di un immobile di Cormano venduto alla Lombardia Film per il doppio del suo valore. Sostegni era stato bloccato dagli uomini della Guardia di Finanza in aeroporto mentre tentava di fuggire in Brasile.
Per lui, poi trasferito nel carcere di San Vittore, le accuse erano state peculato ed estorsione.

L’irregolarità della vicenda stava dunque nella cifra versata, a questo punto, con denaro pubblico dato che nel consiglio di amministrazione della Lombardia Film siedono sia il Comune sia la Regione.
Sostegni era il liquidatore della società che ha venduto il capannone all’immobiliare Andromeda che, a sua volta, lo aveva rivenduto alla Lombardia Film.
Per quanto riguarda gli altri indagati, invece, Scilleri era amministratore di un’azienda che aveva quote dell’immobiliare Andromeda mentre Di Rubba era l’ex presidente della fondazione coinvolta.
Per le quattro persone ai domiciliari i reati contestati sono peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Di Rubba e Manzoni sono stati tesorieri della Lega in Parlamento mentre nello studio di Scillieri è stata registrata la lista “Lega per Salvini Premier”.
Sostegni, nel corso del primo interrogatorio lo scorso luglio, si è detto pronto a collaborare con i magistrati.

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