Val Veddasca: ritrovato il corpo dell’escursionista disperso

La scomparsa di Andrea Galimberti, il 38enne del comasco inghiottito dal torrente Molinera mentre era in cerca di funghi nella zona con un amico si è conclusa. Il suo corpo senza vita è stato recuperato dall’elicottero dei Vigili del fuoco. La conferma è arrivata dal CNSAS, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Il ritrovamento nella zona della Val Veddasca, nei pressi del comune di Maccagno, è stato reso possibile dalla combinazione delle ricerche condotte dal basso, battendo palmo a palmo boschi, anfratti e gole e dall’alto con l’impiego di droni ed elicotteri. Il corpo si trovava in una gola profonda circa 800 metri.

Andrea e il suo amico si trovavano in Val Veddasca per cercare funghi. Arrivati al torrente Molinera, di solito povero di acqua, si sono trovati di fronte un torrente gonfio per le violente piogge che si erano abbattute nella zona poche ore prima. Nel tentativo di attraversarlo, l’uomo è stato risucchiato dalla corrente.
Le ricerche sono partite quasi subito e hanno coinvolto decine di specialisti del Soccorso Alpino, dei Vigili del Fuoco con l’unità Saf che coordinava i droni, della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, i Carabinieri e la Protezione civile.
Non trascurabile il supporto dato ai familiari, che viveva ore di angoscia in attesa di notizie, dagli psicologi del Servizio Psicosociale di Croce Rossa Lombardia.
A rallentare le operazioni di soccorso ci avevano pensato le forti piogge della perturbazione che in quel momento si stava abbattendo sulla Lombardia e che avevano imposto una sospensione delle ricerca.
A questo si aggiunge l’attesa che le acque dei diversi torrenti della zona tornassero a livelli più bassi per essere sondate.
Nell’area occupata dalla gola, lunga circa 6 Km, mentre se ne esplorava il primo tratto è infatti stata ritrovata la mantella dell’uomo disperso.
Le ricerche proseguite in un tratto successivo hanno permesso il ritrovamento del corpo.

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