Inchiesta sui camici in Regione Lombardia: l’opposizione presenta una mozione di sfiducia a Fontana

Una mozione di sfiducia nei confronti del governatore Attilio Fontana sarà presentata, per mano del consigliere del Movimento 5 Stelle Dario Violi, all’ufficio di presidenza del Consiglio regionale. I principali firmatari sono tutti i partiti che siedono tra i banchi dell’opposizione a eccezione di Italia Viva.
Il documento dovrebbe essere votato in aula tra il 7 e l’8 settembre prossimi anche se ci sono poche probabilità che venga approvato.

L’iniziativa è la conseguenza dell’indagine che coinvolge Fontana nella fornitura, piena pandemia, di un lotto di camici per il personale medico dall’azienda Dama Spa gestita dal cognato Andrea Dini alla Regione. Il reato che gli viene contestato è quello di frode.
Uno dei punti che la magistratura vuole chiarire è il passaggio dallo stato di fornitura a quello di donazione della merce tanto che per fare luce sui fatti sono stati sequestrati documenti sia in Regione sia presso la ditta coinvolta.
Lo scorso mese di luglio, la vicenda si era arricchita di nuovi dettagli fino al discorso di Fontana in Consiglio in cui aveva fornito la sua versione dell’accaduto negando ogni coinvolgimento.
In questa occasione Fontana aveva dichiarato di essere stato lui a fare pressioni sul cognato affinché scegliesse l’opzione della donazione.

Uno degli ultimi tasselli dell’inchiesta era stato il ritrovamento di alcune mail di Dini.
In una scrive ad Aria, la centrale acquisti della Regione, dicendo che la donazione avrà un numero di camici consegnati inferiori a quanto stabilito.
In un’altra si rivolge a una onlus del varesotto proponendo una partita proprio di camici.
La merce non consegnata è stata poi ritrovata nei magazzini della Dama dalla Guardia di Finanza in occasione di una successiva perquisizione.

Sul fronte giudiziario l’inchiesta riprenderà a settembre, quando il governatore potrebbe decidere di incontrare i magistrati.

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