Fermato per furto, si toglie la vita negli uffici della Questura

Un uomo di origine algerina si è tolto la vita all’interno degli uffici della Questura di via Fatebenefratelli.
L’uomo era stato arrestato poche ore prima vicino a Porta Venezia mentre tentava, insieme a un cittadino marocchino, di mettere a segno dei furti ai danni di alcune auto parcheggiate. 
I due sono stati quindi condotti in Questura per essere identificati e per procedere al fotosegnalamento. Di solito, in attesa di queste procedure, le persone sono tenute all’interno di stanze, così dette dei fermati, con chiusura blindata. 
In quel momento, in Questura ce ne erano quattro libere, cosicché ogni fermato ne occupava una. 
Il tempo trascorso in attesa è stato quindi sufficiente per permettere all’uomo di sfilarsi la maglietta, arrotolarla alle sbarre della finestra e togliersi la vita. 
Quando gli agenti sono arrivati a prenderlo, lo hanno trovato riverso a terra con la testa piegata in una posizione innaturale. L’arrivo tempestivo dei soccorsi del 118 e le procedure di rianimazione non sono bastate a salvargli la vita. 
Sono in corso gli accertamenti della Polizia Scientifica per ricostruire la dinamica dell’accaduto mentre si indaga anche sul passato dell’uomo per capire se soffrisse di disturbi psichici. 
Se non avesse compiuto un gesto così estremo, l’uomo sarebbe stato rilasciato e indagato a piede libero.

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