“Posso anche ritirarmi” scherza il vincitore della Milano-Sanremo, Van Aert dopo la vittoria.

La classica che apre la stagione, la Milano-Sanremo, con la sua edizione 111, di solito si disputa intorno al 20 marzo, è andata a Wout Van Aert, classe 1994 che ha già vinto tre titoli mondiali di ciclocross (16-17-18) ed è stato due volte campione del mondo, sempre di ciclocross.

Solo la scorsa settimana ha dimostrato il suo stato di forma durante l’edizione 2020 di Strade Bianche, giungendo primo al traguardo dopo una estenuante gara sotto un caldo infernale.

Anche la gara di ieri è stata caratterizzata dal grande caldo che ha fatto una selezione di corridori, cause imputabili a dovuta reidratazione e la fame, per l’energia, non colmata al momento giusto e di consueguenza ha tagliato le gambe a parecchi atleti come Gaviria e Ewan, ad esempio sul Poggio.

Proprio nelle due salite finali che caratterizzano la gara: la Cipressa e il Poggio, dopo oltre 270km sulle gambe, il corridore della Jumbo-Visma è rimasto sempre a contatto con Alaphilippe che era scattato fortissimo sul Poggio creando un buco di sei secondi durante la salita ma, il belga in discesa ha preso diversi rischi e l’ha raggiunto, alternandosi prima dell’arrivo con il rivale fino a un chilometro dal traguardo. Con il gruppo al massimo inseguimento, alla spalle, staccato di due secondi.

Anche nell’ultimo chilometro Van Aert ha resistito all’attacco finale da parte di Alaphilippe, tenendo sino alla fine quei 20 centimentri che gli hanno dato la vittoria. Sul gruppo giunto a due secondi, Matthews, Sagan e Nizzolo (quinto e primo degli italiani).

“La settimana scorsa ho vinto Strade Bianche, oggi la Milano-Sanremo, posso anche ritirarmi.”

(Wout Van Aert nel post gara)

Alla partenza in sette sono andati in fuga e per un guasto a Imperia, il francese Alaphilippe, ha anche dovuto cambiare bicicletta e riprendere il gruppo, uno sforzo che, non ci fosse stato, avrebbe permesso al corridore francese di riuscire a chiudere quei venti centimentri e bissare il risultato dello scorso anno. Non si sa, forse avrebbe resistito anche a quello Van Aert, che attraversa uno splendido stato di forma attendendo le prossime gare con la consapevolezza di chi, nelle gare a un giorno, parte da favorito.

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