Busta con proiettile al presidente di Confindustria Bergamo

Stefano Scaglia, presidente di Confindustria Bergamo, è stato destinatario di una lettera con un proiettile all’interno a lui indirizzata e recapitata al quotidiano L’Eco di Bergamo. La scorsa settimana lo stesso era accaduto con il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, da allora sotto scorta. L’azione è stata rivendicata tramite una lettera dai “Nuclei proletari lombardi”.

“Il signor Stefano Scaglia di Confindustria – è scritto – sappia che non dimentichiamo mai. Una bara in più non si nega a nessuno mai o lui o un suo familiare. Sempre solo questo potrà ridare dignità a chi è morto sul lavoro. Dove non arriva il Covid arriviamo noi”. La Digos di Bergamo sta lavorando su ambo le lettere di minaccia.

“Massima solidarietà e vicinanza al presidente Stefano Scaglia per la gravissima minaccia, recapitata all’Eco di Bergamo – si legge in una nota di Confindustria Bergamo -. Purtroppo il clima di odio verso l’impresa e gli imprenditori, ingiustamente fomentato in queste ultime settimane, ha portato a questi risultati. Confindustria Bergamo auspica che si torni a un clima di confronto civile e che vengano abbandonati toni e minacce tanto anacronistiche quanto inconcludenti. E’ solo una rinnovata unità di intenti fra tutte le forze sociali ed economiche che permetterà di superare il difficile momento storico che stiamo attraversando e garantirà la tenuta sociale dell’Italia e la creazione di una nuova stagione di benessere per tutti”.

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