Giovanni Malagò, presidente del Coni, festeggia oggi assieme allo sport italiano un anno dall’assegnazione dei Giochi 2026 a Milano-Cortina.
“Abbiamo vinto ma se 7 punti fossero andati dall’altra parte il risultato sarebbe stato diverso – dice Malagò un anno dopo la storica giornata di Losanna -. C’era molta incertezza. Quando Bach è andato ad abbracciare i colleghi svedesi si è vista la loro grande delusione. Erano convinti di vincere. Era l’ottava volta che la Svezia si candidava a organizzare le Olimpiadi invernali e perdeva. La verità è che abbiamo costruito un dossier strepitoso che ha fatto storia, con l’incoscienza di inserire due città e due regioni. E’ stato uno spartiacque tra le candidature prima e dopo”.
Quanto alle recenti svolte su San Siro, Malagò non era e non è preoccupato.
“Noi abbiamo presentato un dossier in cui la cerimonia inaugurale era a San Siro. Dovevamo scrivere quello che avevamo, inutile fare altri discorsi. Io ho sempre sostenuto una tesi, avallata dal Cio: se sarà quello vecchio andrà benissimo, con uno nuovo altrettanto bene”.