Cura al plasma, la sperimentazione continua: “Mortalità ridotta al 6%”

Continua la sperimentazione degli ospedali San Matteo di Pavia e dell’ospedale di Mantova riguardante la cura con il plasma per i pazienti colpiti da Covid-19. I risultati sono stati mostrati in conferenza stampa dal direttore generale del Policlinico San Matteo, Carlo Nicora.

“Il plasma donato da soggetti convalescenti/guariti – ha spiegato – è stato già utilizzato per la terapia di varie malattie infettive. E, anche se la dimostrazione della sua efficacia e sicurezza richiede ulteriori studi, vari ricercatori hanno segnalato un effetto positivo. In termini di riduzione della carica virale, della risposta infiammatoria alle citochine e della mortalità”.

I dati dimostrano infatti che “la mortalità dei pazienti in terapia intensiva era tra il 13 e il 20 per cento – dice il professor Fausto Baldanti, virologo del San Matteo di Pavia – e il nostro primo obiettivo era verificare se la terapia con plasma iperimmune riducesse la perdita di vite umane. Abbiamo sperimentato che, utilizzando la nostra tecnica, la mortalità si è ridotta al 6 per cento. In altre parole da un decesso atteso ogni 6 pazienti, si è verificato un decesso ogni 16 pazienti. Contemporaneamente constatavamo che i parametri erano migliorati al termine della prima settimana, così come la polmonite bilaterale, calata in maniera drastica”.

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