Il tribunale di sorveglianza di Milano nega i domiciliari a Nitto Santapaola

“E’ ristretto in regime di 41bis, quindi in celle singole e con tutte le limitazioni del predetto regime che lo proteggono dal rischio di contagio”.
E’ questa la motivazione con la quale il giudice della Sorveglianza di Milano ha negato il differimento di pena ai domiciliari per motivi di salute al capomafia ergastolano Nitto Santapaola.

Definito dal direttore del carcere di Opera nel quale è detenuto come “soggetto di elevata pericolosità sociale, uno dei massimi esponenti dell’organizzazione criminale denominata ‘Cosa Nostra’” Benedetto, detto ‘Nitto’, Santapaola, ha 81 anni. E’ stato tra i più potenti e sanguinari capi della mafia siciliana, mandante tra le altre cose dell’omicidio del giornalista Giuseppe Fava e della strage di via D’Amelio nella quale fu assassinato il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta.

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