Milano al tempo del virus: resistere, aiutare, immaginare

Muoversi per la città, per chi come noi lo fa per lavoro, è in questi giorni motivo non solo di documentazione, ma anche di riflessione, per forza di cose.

Vedere una città, che fino a pochi giorni fa era l’immagine della vita e del movimento, ora deserta e svuotata indubbiamente abbatte. Anche se non tutto in quel frastuono e in quella confusione che ora mancano era positivo, ben fatto. Ma era comunque segno di vita, di una vita che ora, per forza di cose, si nasconde.

Nell’attesa che ritorni abbiamo l’occasione di riflettere sul prossimo futuro, quando tutto sarà tornato normale. Non lasciamo che il presente difficile cancelli l’immaginazione, i progetti, le idee.

Guardando questo vuoto, mentre resistiamo e aiutiamo gli altri, possiamo anche immaginare cosa potremmo fare, di nuovo e di meglio, quando torneremo a riempire lo spazio della nostra città.

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