Coronavirus, 16 lodigiani a Nuova Dehli: “L’Italia ci faccia fare la quarantena a casa”

I turisti originari del lodigiano bloccati a Nuova Dehli, in India, perché in parte positivi al tampone del coronavirus, hanno chiesto all’esecutivo italiano di riportali in Italia per svolgere la quarantena. Erano in 23, sette sono risultati negativi, gli altri sedici sono in gran parte asintomatici (quattordici di essi) ma due sono in condizioni più serie, anche se stabili.

“Chiediamo al governo di farsi carico di un nostro rientro a breve in Italia, per ultimare la quarantena nel nostro Paese – scrive Stefano Taravella, uno dei componenti della comitiva – I negativi sono già rientrati gli altri, tra cui il sottoscritto, sono stati trasferiti in un complesso ospedaliero moderno e attrezzato, anche se è aumentato l’isolamento. Ognuno infatti ha la propria camera, bella e spaziosa, ma dalla quale non può uscire. L’assistenza da parte dell’ambasciata adesso è puntuale, nelle piccole come nelle grandi cose. Siamo costantemente in contatto con un console, che ci segue passo passo. Paradossalmente le condizioni cui accennavo prima, cioè il fatto che stiamo bene, siamo assistiti  in una struttura adeguata, che le autorità indiane non fanno pressione sul nostro governo per una nostra partenza, allontanano comprensibilmente il nostro rientro. Chiediamo di farsi carico del nostro rientro in fretta in Italia per fare la quarantena. La decisione finale spetta infatti all’Unità di Crisi della Farnesina”.

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