Morte Imane Fadil, attesa per la decisione del gip sulla richiesta di archiviazione

E’ cominciata in tribunale a Milano la discussione riguardante le cause della morte di Imane Fadil, ex modella e testimone nel processo Ruby Ter, morta lo scorso marzo dopo un ricovero di un mese nella clinica Humanitas a Rozzano. La famiglia si è infatti opposta alla richiesta di archiviazione della Procura di Milano, secondo cui la morte della donna sarebbe avvenuta per cause naturali, nello specifico per un’aplasia midollare. Questo ha infatti stabilito la consulenza medico legale.

I legali hanno però fatto istanza di opposizione attraverso i legali Mirko Mazzali e Nicola Quatrano e ora in aula si dicute, davanti al gip Alessandra Cecchelli, se vi sono invece responsabilità da parte dei medici che l’hanno avuta in terapia e se vi siano ulteriori motivi alla base del decesso.

I legali hanno riferito che la famiglia ha preso atto dell’esclusione dell’omicidio volontario alla base della morte di Imane Fadil, ma vorrebbe una nuova perizia, anche in virtù delle preoccupazioni espresse dalla donna nei giorni precedenti alla morte per il suo coinvolgimento (come testimone) all’interno del processo Ruby Ter.

Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare la decisione del gip riguardo all’archiviazione o meno del caso.

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