Maran attacca airbnb: “Possiamo permetterci di affittare 10mila alloggi ai turisti?”

Hanno creato non poche polemiche le parole pronunciate dall’assessore all’Urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran, riguardo alla situazione degli Airbnb nel capoluogo lombardo.

“Milano – si legge in un lungo post – cresce come abitanti (15mila almeno in più ogni anno da 10 anni) e sono soprattutto under 35. In un sistema italiano e milanese dove la casa è sostanzialmente sempre stata di proprietà il numero di persone che cerca case in affitto è nettamente superiore alle case disponibili, facendo schizzare in alto i prezzi.
Il Comune sta mettendo in campo tutte le leve a disposizione, compreso il nuovo bando per la realizzazione di 1600 alloggi a prezzi convenzionati e l’aumento in corso di studentati sia convenzionati che a libero mercato, ma le azioni non sono mai sufficienti, a Milano come nelle altre città europee in crescita che vivono lo stesso problema”.

La conseguenza, secondo Maran, è che “ora c’è da chiederci se possiamo ancora permettere di far affittare a turisti oltre 10mila alloggi, a prezzi molto alti, che potrebbero invece venire affittati a studenti e lavoratori. Si scontrano il diritto alla proprietà, e quindi il massimo vantaggio per il proprietario che ha investito, e quello alla casa a prezzi ragionevoli. Se fino a poco tempo fa il fenomeno aveva numeri gestibili, oggi in tutta Europa e anche a Milano dovremo studiare delle formule per riportare queste case verso i lavoratori anziché la rendita immobiliare, distinguendo tra chi affitta una stanza di casa sua e chi un immobile a reddito”.

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