Disastro Lodi, la Procura iscrive Rfi nel registro degli indagati

Cominciano ad arrivare i primi sviluppi dal punto di vista delle responsabilità dopo il deragliamento di un treno ad alta velocità nella zona del lodigiano. Una strage sfiorata, che poteva costare la vita a centinaia di vittime e che ha comunque portato alla morte dei due macchinisti presenti sul mezzo di trasporto dopo che la motrice si è staccata dal resto del convoglio.

La Procura di Lodi ha iscritto nel registro degli indagati la società Rfi, Rete Ferroviaria Italiana. L’accusa è quella di aver violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità delle società per reati commessi dai dipendenti. L’ipotesi è infatti che ci sia stato un errore umano nel posizionare lo scambio alla base del deragliamento. L’iscrizione al registro è un atto dovuto, spiegano dalla Procura, che permetterà a Rfi di partecipare alle indagini e nominare consulenti e periti di parte.

Cinque dipendenti, un caposquadra e quattro operai, sono già stati interrogati riguardo all’accaduto.

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