Ikea, chiesta archiviazione per i dipendenti accusati di truffa

La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione per i 42 dipendenti dell’Ikea di Corsico accusati di truffa. Secondo le indagini avrebbero fatto passare ai lettori delle casse automatiche alcuni oggetti a cui venivano applicate una serie di etichette di prodotti meno costosi. Parte di questi avevano anche rivenduto della merce su Internet a prezzi maggiorati dopo averla acquistata con i metodi di cui sopra.

A denunciare l’accaduto era stata la stessa Ikea, che aveva licenziato dieci dei dipendenti coinvolti. I sindacati avevano invece sottolineato come la prassi fosse consentita per i prodotti provenienti dall’angolo delle occasioni.

Secondo il pm non ci sarebbero gli estremi per il reato di furto o frode informatica, in quanto tali acquisti erano consentiti dall’azienda se autorizzati da un responsabile, cosa che in alcuni casi non è avvenuta. Il comportamento è stato definito “deprecabile”, ma non vi è secondo la Procura il rilievo penale. Sarà ora il gip a pronunciarsi con una sentenza. Secondo il pm non ci sarebbero gli estremi per il reato di furto o frode informatica, in quanto tali acquisti erano consentiti dall’azienda se autorizzati da un responsabile, cosa che in alcuni casi non è avvenuta. Il comportamento è stato definito “deprecabile”, ma non vi è secondo la Procura il rilievo penale.

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