Skianto, Filippo Timi al Teatro Franco Parenti

Filippo Timi porta anche al Teatro Franco Parenti di Milano la sua favola amara dal titolo Skianto: un testo spiazzante  e pungente che mescola rabbia e dolore a una esilarante ironia. Sul palco Filippo Timi si mostra nella sua veste più anticonvenzionale, istrionica e intima. Sul palco insieme a lui anche Salvatore Langella.

Il protagonista della pièce è un bambino diversamente abile che capovolge le aspettative che i genitori si erano immaginati al momento del concepimento. SI tratta di un bambino con la scatola cranica “sigillata”, chiuso con i pattini in piedi nel suo spazio, che in scena si trasforma nella palestra di una scuola elementare. 

La disabilità diventa il tema e l’oggetto della rappresentazione: insieme al bambino, diventano protagonisti della scena anche tutti i suoi desideri impossibili: fare il ballerino o il cantante, amare un pattinatore, sognare una vita che non sia una prigione, vivere in maniera normale con gli altri come accade quando si ritrova col nonno che ai suoi occhi ha un qualcosa di eroico anche per merito delle sue avventure con le prostitute del paese.

Ma ad infrangere i sogni del protagonista arriverà, cruda e puntuale, la realtà, e con essa la consapevolezza del suo corpo murato in una cameretta dentro la quale scopre quanto la vita sia truccata.

Queste le parole di Filippo Timi sul suo spettacolo: “Skianto è la bocca murata. È il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalanco quella bocca in un urlo di Munch. Gli esseri umani sono disabili alla vita. E siamo tutti un po’ storti se ci confrontiamo alla grandezza della Natura. Esiste una disabilità non conclamata che è l’isolamento, l’incapacità di fare uscire le voci”. 

Fino al 2 febbraio 2020 l’ironico spettacolo di e con Filippo Timi, Skianto, sarà al Teatro Franco Parenti di Milano.

I prezzi per vedere lo spettacolo vanno dai 10 ai 38 euro, per maggiori informazioni consultare il sito: https://www.teatrofrancoparenti.it/ 

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