Milan, Arnault ed Elliott lavorano alla cessione del club?

Dopo la rivelazione di Giorgio Armani sulla volontà di Bernard Arnault di investire sulla piazza di Milano, crescono le voci riguardanti una possibile cessione del club da parte del fondo Elliott al magnate francese, proprietario del marchio LVMH. Un colosso, primo in Francia e in Europa per capacità finanziaria (secondo Bloomberg). Nelle ultime ore è stata proprio LVMH a smentire la trattativa, assendo di non avere alcun interesse per la società.

Di certo l’operazione Milan sarebbe oggi molto onerosa, attorno agli 800 milioni di euro e con la spada di Damocle dell’occhio vigile dell’Uefa per i prossimi anni. I rossoneri hanno rinunciato in estate all’Europa League, accettando un anno di esclusione dalle coppe europee, nella speranza di tornare in Champions e poter rialzare la testa anche economicamente. Oggi, però, i primi quattro posti in campionato sono lontani e il club è meno appetibile, se non per la storia e l’importanza del brand.

Sempre in chiave societaria, ieri è tornato a farsi sentire Han Li, socio di Yonghong Li nella sfortunata parentesi cinese del club. “Finora abbiamo taciuto perché non abbiamo fiducia in nessuno, a partire dai media – ha detto -. I media ci hanno massacrato, sempre a ridosso di eventi importanti. A febbraio 2018 ho chiesto ad uno degli uomini di Elliott se fossero loro i registi degli attacchi mediatici che ci colpivano e se il tutto era volto a far si che il club finisse nelle loro mani. Hanno sempre negato. Ma se il fondo si fosse comportato nel modo migliore, tutto quello di cui avremmo avuto bisogno sarebbe stato il rifinanziamento del debito da parte loro. Non è filato liscio come ci aspettavamo”.

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