Inquinamento Milano, da oggi scattano le misure anti smog: quali sono le limitazioni

A causa dell’allerta inquinamento da oggi a Milano e in tutta la Lombardia scattano le misure anti smog. In particolare i divieti saranno attivi in 9 province. Ecco cosa c’è da sapere

Nella morsa dello smog, l’aria di Milano e della Lombardia in generale è diventata irrespirabile. A confermarlo, ormai come tutti conoscono, sono le centraline dell’Arpa Lombardia che da tempo segnalano un allarme crescente per i livelli di Pm10 fuori dalla soglia massima consentita dall’Ue sull’inquinamento atmosferico.

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Emergenza smog e inquinamento a Milano: da oggi attive le nuove regole (milano.cityrumors.it)

Così, dopo la petizione sulla piattaforma Charge.com lanciata da una cittadina milanese con la richiesta al Sindaco Beppe Sala e al comune di Milano di intervenire immediatamente, e i continui allert diramati dalle associazioni ambientali, medici ed esperti sulle conseguenze dello smog alla salute dei cittadini, il Comune e la Regione Lombardia agiscono concretamente con misure speciali a Milano e in 9 province della Lombardia attive da oggi, martedì 20 febbraio.

Allarme inquinamento

Il superamento dei livelli di Pm10 per ben 4 giorni consecutivi, in associazione alle previsioni meteo che non prevedono piogge nei prossimi giorni, hanno spinto la Regione Lombardia ad adottare nuove regole e divieti, con particolare riguardo alle limitazioni al traffico, in 9 province lombarde.

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Inquinamento Milano, scattano da oggi le nuove regole anti smog (milano.cityrumors.ir)

Negli ultimi giorni in città lo smog ha superato di quasi tre volte il limite consentito, toccando in via Senato, dove è presente la centralina dell’Arpa, i 136 microgrammi per metro cubo, dove il limite consentito è invece 50 microgrammi per metro cubo. Un livello così elevato non si registrava dal 2017.

Le nuove regole e i divieti non interesseranno solo la città di Milano ma anche altre 8 province: Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia. La prima norma a contrasto dell’inquinamento riguarda il traffico privato. Ma cosa prevedono nel particolare le misure temporanee atte al miglioramento della qualità dell’aria? Scopriamolo attraverso il piano d’emergenza proposto dalle istituzioni per questi casi.

Il piano d’emergenza

Le procedure d’emergenza al fine di diminuire i livelli di Pm10 nelle varie province della Lombardia si applicano nel semestre invernale che va dal 1° ottobre al 31 marzo dell’anno successivo. Le misure restrittive poggiano su due livelli in base al superamento continuativo del limite giornaliero per il Pm10 (soglia massima: 50 μg/m3) registrato dalle stazioni di riferimento, ovvero le centraline Arpa.

  • 1° livello: si attiva quando la concentrazione di Pm10 supera i 50 microgrammi per metro cubo d’aria per almeno 4 giorni consecutivi.
  • 2° livello: si attiva se la concentrazione delle polveri sottili nell’aria viene superata per almeno 7 giorni consecutivi.

Regole e divieti

Le norme a cui i cittadini della Lombardia dovranno attenersi si dividono in due, in base alla settimana e al fine settimana. Nello specifico per i comuni con più di 30mila abitanti appartenenti alle Fasce 1 e 2 delle province coinvolte dal piano emergenza, è prevista per l’intera settimana la limitazione alla circolazione.

  • Tutti i giorni: nella fascia 7.30-19.30 per i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio.
  • Nel weekend: rispetto alle consuete misure, in questi casi le limitazioni si applicano anche nelle giornate del fine settimana (sabato e domenica) e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali anche se con Fap e gli Euro 0 e 1 a Gpl e metano.

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Il Move-In

Per quanto concerne il Move-In, i cittadini proprietari di veicoli soggetti a limitazioni della circolazione in Regione Lombardia possono richiedere una diversa modalità di attuazione di tali limitazioni attraverso l’adesione al servizio Move-In che rappresenta una limitazione chilometrica alla circolazione dei veicoli più inquinanti, alternativa alle limitazioni temporali su fasce orarie e giornaliere.

In pratica, aderendo a Move-In, il veicolo sarà soggetto ad una limitazione chilometrica, monitorata attraverso il conteggio totale dei km percorsi in qualsiasi fascia oraria e all’interno di un tetto massimo di km/anno, stabilito in base alla tipologia e alla classe ambientale del veicolo. Sul mezzo verrà installata una scatola nera (black-box) che consente di rilevare le percorrenze reali attraverso il collegamento satellitare ad un’infrastruttura tecnologica dedicata.

Nel caso dell’adesione al programma Move-In, sul sito della Regione Lombardia è segnalato che la limitazione chilometrica non si applica nel caso di attivazione delle misure temporanee durante gli episodi di perdurante accumulo degli inquinanti. Questo sta a significare che, da oggi, anche i veicoli che hanno aderito a Move-In devono attenersi ai divieti e norme temporanee previste fino alla disapplicazione delle stesse.

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