Le Studio d’Orphée di Jean-Luc Godard alla Fondazione Prada di Milano

Dal 4 dicembre Fondazione Prada porta a Milano “Le Studio d’Orphée” di Jean-Luc Godard, un’occasione unica per ammirare dal vivo un vero studio d’artista.

Una stanza che è spazio di lavoro, ma anche luogo di un’esistenza artistica tra le più influenti della nostra epoca. “Le Studio d’Orphée” è l’atelier che il regista Jean-Luc Godard ha deciso, non dopo qualche esitazione, di trasferire nella Galleria Sud della Fondazione Prada di Milano, dove resterà come parte della collezione permanente. 

Un trasloco in grande stile, per il quale sono stati spostati dallo studio di Godard a Rolle (Svizzera) tutti gli oggetti personali dell’artista (compresi mobili, quadri e perfino libri) e il materiale tecnico che lo hanno accompagnato negli ultimi anni della sua attività artistica dal 2010 in avanti. Il luogo dove Godard ha ideato e realizzato i suoi film si trasferisce definitivamente a Milano, diventando un’installazione che vuole rendere l’aspetto più intimo della vita dell’artista. 

Oltre agli oggetti, che fungono da finestra nell’universo artistico che ha influenzato la creatività del regista (ci sono perfino manifesti di film, fotografie del cane e collage), ci sono i film. All’interno de “Le Studio d’Orphée”, infatti, saranno trasmessi il lungometraggio Le Livre d’image (del 2018) e nove cortometraggi del regista — On s’est tous défilés, 1988; Je vous salue Sarajevo, 1993; Les enfants jouent à la Russie, 1993; The Old Place, 1998; De l’origine du XXIème siècle, 2000; Liberté et Patrie, 2002; Une bonne à tout faire, 2006; Vrai faux passeport, 2006; Une Catastrophe, 2008). Tutti i film saranno proiettati all’interno di uno schermo televisivo adagiato sul piccolo tavolino da lavoro solitamente usato da Godard.

Gli spettatori potranno quindi assistere alla proiezione de Le Livre d’image nello studio dove il film è stato concepito e realizzato in tutte le sue fasi, per osservare il processo creativo all’origine di un’opera cinematografica. 

Spicca anche “Accent-sœur”, una installazione sonora creata dallo stesso Jean-Luc Godard che fa riecheggiare solo la sua voce all’interno dell’ascensore della Torre di Fondazione Prada. Sarà così possibile ascoltare la colonna sonora di Histoire(s) du cinéma, un’opera video in otto capitoli iniziata nel 1988 e conclusa nel 1998 dal cineasta che si è servito di estratti di film, di telegiornali, di scritti di filosofia, di romanzi, di poesie, di musiche e di opere d’arte per raccontare la storia della settima arte.

Per maggiori informazioni e per gli orari: http://www.fondazioneprada.org/project/jean-luc-godard-le-studio-dorphee/

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