Craxi, vicino il ventennale della morte. Sala: “Serve un dibattito, ma intitolargli una via riaprirebbe vecchie contrapposizioni”

Si avvicina il ventennale della morte di Bettino Craxi, nato a Milano e morto ad Hammamet il 19 gennaio 2000. Craxi era in Tunisia mentre su di lui pendevano due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito ai partiti e con quattro processi ancora in corso in cui gli erano stati contestati altri reati. Nei giorni scorsi la figlia Stefania ha chiesto che venga intitolata al padre una via, mentre il sindaco Giuseppe Sala ha parlato della volontà di aprire un dibattito sulla figura dell’ex Presidente del Consiglio.

“Torno sul dibattito relativo a Bettino Craxi per chiarire meglio il mio pensiero – scrive su Facebook il primo cittadino -. Intitolargli una via rischierebbe di riproporre, più che altro, vecchie contrapposizioni. Mettere ancora gli uni contro gli altri ha poco senso, meglio capire se c’è spazio per riconciliarci con il nostro passato e fra di noi. Il mio invito è quindi un altro: fare i conti con la complessità di una storia che, nel bene e nel male, ha significato molto. Le ricorrenze hanno anche un valore simbolico, venti anni sono un tempo giusto per aprire una riflessione seria. Non fermiamoci ai sì e ai no, si abbia l’ambizione di riflettere su questo”.

Poi una polemica conclusiva: “Certo è che quando si vedono le sedi istituzionali diventare un palcoscenico per proposte di matrimonio, come si fa a non aver voglia di recuperare un pensiero più alto…?”

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