San Siro, Scaroni chiede tempi stretti: “Non possiamo partire fra tre anni”

Non accennano a placarsi le polemiche riguardo al futuro di San Siro. Milan e Inter spingono per una soluzione rapida, mentre proprio in questi giorni la giunta comunale dovrebbe dare il via libera alla dichiarazione di interesse pubblico, ma con un “sì condizionato” sulla falsariga di quello espresso dal Consiglio comunale. In pratica, ai club verrà chiesto di non toccare il Meazza.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha lanciato anche l’idea di una commissione congiunta, ma il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha chiesto tempi stretti. “Sevono tempi stretti – ha dichiarato ieri il dirigente rossonero – Il Consiglio comunale ha chiarito che la ristrutturazione di San Siro per farne uno stadio moderno non è possibile e che ci vuole un nuovo stadio. Poi ha posto una serie di condizioni che saranno oggetto di discussione. Ci muoveremo nell’alveo della legge sugli stadi per trovare una soluzione che soddisfi le esigenze del Comune e i nostri interessi. Tutto questo con una certa urgenza, perchè vogliamo partire subito e non tra tre annì”.

Resta, sullo sfondo, l’opzione di un trasloco del progetto a Sesto San Giovanni che sarebbe ovviamente molto poco digeribile per il Comune.

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