Uomini in Frac, omaggio a Domenico Modugno

Nell’ambito di JazzMi, sabato 2 novembre, alle ore 21.00, al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano si terrà il concerto Uomini in Frac, omaggio in jazz a Domenico Modugno: un progetto di Peppe Servillo e Furio Di Castri, che cura anche la direzione musicale.

Sperimentazione: ecco la parola che ha portato alla nascita di un progetto innovativo e ambizioso come quello di Uomini in Frac. Se il classico è un brano che, partorito in un’epoca, ha saputo parlare a ogni periodo successivo, scolpendosi nell’immaginario collettivo e contribuendo a plasmarlo, allora la decisione di farlo dialogare con un’opera di improvvisazione come il jazz non può portare a risultati sorprendenti. 

Ecco come nasce l’idea di Modugno e il jazz. Domenico Modugno è un monumento della canzone italiana, il suo “Volare”, un urlo a braccia aperte, racchiude al suo intero un’epoca intera. È un brano rivoluzionario, spaccato di un’Italia che si proietta dentro il boom economico, dentro la modernità e nel mondo. Per riprendere la sua carica rivoluzionaria, gli Uomini in frac presentano il loro Modugno in chiave jazz: sul palco Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax), Furio Di Castri (contrabbasso), Rita Marcotulli (pianoforte), Mattia Barbieri (batteria).

Grazie al loro incontro con l’universo jazz, i brani di Modugno si consacrano come veri classici della nostra tradizione musicali: perché, come diceva Calvino, il vero classico è quello che continua a parlare a epoche diverse anche quando il suo tempo è irrimediabilmente finito. 

Dopo aver fatto incontrare con il jazz i classici di Frank Zappa, gli uomini in frac Peppe Servillo e Furio Di Castri (che cura anche la direzione musicale del progetto) sono pronti a celebrare uno dei più grandi cantanti italiani. 

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