Torna sui palchi italiani uno dei musical più amati al mondo: Notre Dame de Paris, tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, sarà al Teatro degli Arcimboldi fino al 17 novembre.
Ci sono tanti elementi artistici che contribuiscono a rendere Notre Dame De Paris uno spettacolo unico. Le musiche inconfondibili di Riccardo Cocciante (che donano un carattere europeo), l’adattamento del romanzo di Victor Hugo eseguito da Luc Plamondon e Pasquale Panella e diretto dal sapiente regista Gilles Maheu; le coreografie e i movimenti di scena ideati da Martino Müller; i costumi di Fred Sathal e le scene di Christian Ratz. La produzione è di David e Clemente Zard ed Enzo.
Lo spettacolo è la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di Notre Dame de Paris, e del suo amore tragico per la bella gitana di nome Esmeralda. Purtroppo, però, Esmeralda è innamorata di Febo, il capitano delle guardie del Re, a sua volta fidanzato con Fiordaliso, una giovane benestante. A insidiare la loro unione, c’è la bellezza esotica e sensuale della zingara di cui Febo si invaghisce. Anche Frollo, l’arcidiacono della cattedrale, è segretamente attratto da Esmeralda e in un raptus di gelosia pugnala Febo. Esmeralda allora viene arrestata con l’accusa di aver provato a ucciderlo e viene imprigionata. Frollo, approfittando della situazione, si offre di liberare la donna a patto di unirsi carnalmente con lei. Esmeralda lo rifiuta, minacciando di vendicarsi.
Diventato un vero e proprio cult nella stagione 2016, Notre Dame De Paris il musical è stato tradotto e adattato in 9 lingue diverse e ha attraversato 23 Paesi in tutto il mondo con più di 5000 spettacoli.
David Zard ha usato queste parole per descrivere il musical: “Dopo 15 anni Notre Dame de Paris ha continuato a tenere la scena con un successo strepitoso, che non conosce paragoni. Questo progetto è entrato nel DNA degli italiani. Il nostro paese non aveva mai visto così tanti spettatori e repliche per un musical prima. “Notre Dame de Paris” non solo ha detenuto ogni record di pubblico in Italia, ma ha rivoluzionato la scena dello spettacolo nel nostro paese.”
