Messaggio in una bottiglia: un’installazione per l’ambiente

Il problema della difesa dell’ambiente, della sostenibilità degli stili di vita, del futuro del pianeta e della nostra specie può essere affrontato con diversi approcci e l’arte è uno di quelli che mirano a cambiare il pensiero, la cultura di una società e di conseguenza le sue azioni e le sue scelte.

The Twin Bottles: Message in a Bottle, sono le due grandi sculture metalliche dal cuore ambientalista realizzate dallo scultore Helidon Xhixha e dal fotografo Giacomo “Jack” Braglia sono visibili fino al al 15 dicembre nel Giardino della Triennale di Milano (Palazzo dell’Arte, Via Alemagna 6).

Dopo aver scosso le coscienze degli osservatori la scorsa estate sul Canal Grande a Venezia, le due opere raffiguranti due bottiglie galleggianti (4×1 metri e 3,5 x 1,3 metri) continuano il loro viaggio per sensibilizzare il pubblico e la città di Milano con un messaggio ambizioso e provocatorio sul tema dell’inquinamento dei mari del mondo a causa della dispersione della plastica.

Un messaggio lanciato attraverso l’arte che trova forma in due bottiglie gemelle, pronto a raggiungere anche le migliaia di turisti che ogni anno visitano Milano grazie alla fusione delle tecniche artistiche dei due autori: plasmare l’acciaio e la fotografia 3D.

Le Twin Bottles ribadiscono la centralità delle tematiche ecologiche nel mondo contemporaneo. Celebre per la capacità di lavorare l’acciaio inossidabile tramutandolo in opere monumentali, Helidon Xhixha ha modellato la sua bottiglia galleggiante, lunga 4 metri per 100×100 cm, donandole una superficie lucida in un’elegante bellezza interrotta da uno schiacciamento nella parte centrale, richiamo simbolico al pericolo della trasparenza dei mari messa a rischio dall’uso improprio delle plastiche.

La riflessione trova enfasi nella seconda bottiglia in acciaio, lunga invece 3.5 metri per 130×130 cm, rivestita da Giacomo “Jack” Braglia. Le sue fotografie che ritraggono il fenomeno dell’inquinamento, con l’intento di sensibilizzare le persone ad un uso più consapevole e limitato della plastica, sono state esposte anche al Padiglione della Siria e alla Biennale Arte di Venezia.

“Le nostre opere vogliono far riflettere su uno dei problemi ambientali più gravi dei nostri giorni – spiegano i due artisti – un compito che oggi più che mai spetta all’arte, chiamata ad esercitare ancora una volta la sua funzione sociale”.

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