Processo Expo, per i giudici Sala era “consapevole delle illecite retrodatazioni”

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di condanna per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che secondo il processo di primo grado sulla piattaforma Expo sarebbe colpevole di falso materiale e ideologico. Secondo i giudici Sala era “consapevole delle illecite retrodatazioni” dei documenti per i quali è stato condannato, avrebbe però agito per evitare il “rischio di ulteriori ritardi nell’espletamento della procedura”.

Sala è stato condannato a sei mesi, convertiti in una multa. Sempre secondo i giudici la sua azione è stata spinta da “motivi di particolare valore morale o sociale”. Non fossero stati retrodatati quei documenti, infatti, Expo Milano 2015 avrebbe rischiato seriamente il fallimento. Inoltre “non è emersa alcuna volontà di avvantaggiare taluno dei concorrenti alla gara o danneggiarne altri, ma solo quella di assicurare la realizzazione in tempo delle infrastrutture necessarie per la realizzazione e il successo dell’Esposizione universale del 2015, risultato poi conseguito ed unanimemente riconosciuto”.

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